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lunedì 25 agosto 2014

SAPERE....AUDE 21 agosto - 29 agosto


DA VISITARE FINO AL 29 AGOSTO A L'AQUILA




venerdì 15 agosto 2014

La leggenda della "BELLA ' MBRIANA"



Copio dal sito "psichiatria napoli" la storia della "bella 'mbriana" che mi ha sempre affascinato.
La bella 'mbriana, per il popolo napoletano rappresenta lo spirito della casa, buon angelo del focolare e portatrice di fortunati eventi.
La derivazione etimologica proviene dal latino "meridiana" e quindi allude ad uno spirito che compare nelle ore pù luminose del giorno o che si intravede alla “controra”, ossia nel primo pomeriggio.

In alternativa da meridiana potrebbe derivare il termine mariana che indica l'ombra quasi a rappresentare un'ombra sotto cui ripararsi o altresì il significato etereo dell'essere. A testimonianza dell'affetto dei napoletani verso questa figura, e' molto comune a Napoli il cognome Imbriani derivante, appunto, da 'Mbriana.
La "bella 'mbriana" è una creatura misteriosa, una presenza gentile e benevola, che gli anziani credono dimori in maniera fissa in un'abitazione, posta da lei sotto la sua protezione.

E' difficile descrivere il suo aspetto poiché ella appare solo per un qualche istante magari accanto ad una tenda mossa dal vento o nel riflesso di una finestra, o in un angolo buio della casa e si tratta sempre di apparizioni troppo fugaci perché si possa affermare di averla vista.
Invisibile, impalpabile ma presente, lei c’è e sarebbe secondo la tradizione. Di aspetto piacente, ben vestita, al punto che molti la descrivono come una donna molto bella, una giovane donna dal viso dolce e sereno, una figura chiara e solare ed è paragonata alle fate dei bambini.
La leggenda narra che quando uno sguardo umano la sfiori si tramuterebbe in farfalla o in un Geco, l'animaletto simile ad una lucertola che, nelle sere d'estate, dà la caccia agli insetti vicino alle lampade; per il suo legame con questa fata capricciosa, i napoletani considerano il Geco un portafortuna e si guardano bene dal cacciarlo via o dal disturbarlo.

La”bella'mbriana” regna, controlla e consiglia gli abitanti della casa e pare gradisca molto l'ordine e la pulizia e per questo una casa trascurata la renderebbe irascibile. Nel passato quando si decideva per un trasloco, si cercava di parlarne fuori casa, in modo da non farle sapere nulla, per non attirarsi le sue ire.
Viene invocata in tutte le situazioni difficili che compromettono la serenità familiare. In genere si tratta di uno spirito buono, ma attenzione a non offendere mai la “bella 'mbriana “ perché potrebbe addirittura provocare la morte di uno dei familiari.
Ancora oggi le persone più anziane, quelle del popolo, in segno di rispetto, ogni qualvolta entrano o escono dalla
propria casa le rivolgono un saluto, un ossequio, talvolta dicendo ad alta voce:"Buonasera, bella'mbriana mia ”.
Un tempo, si metteva a tavola un posto in più e comunque in casa doveva esserci una sedia in più per lei per ospitarla e farla riposare in qualsiasi momento. Se tutte le sedie fossero occupate la bella ‘mbriana potrebbe andare via con tutte le sciagure derivanti dalla mancata ospitalita'.
Se si ristruttura l'appartamento si può offendere e si può essere colpiti per ripicca dalla morte di un caro. Un proverbio, al proposito, recita: “Casa accunciata morte apparecchiata”(casa ristrutturata morte preparata…in agguato).
La bella ‘mbriana, insieme al munaciello – del quale nel corso dei secoli è stata considerata  l’antagonista - e alla janara (strega), era l'argomento principe di racconti, nelle serate d'inverno quando un tempo si riunivano le donne davanti al braciere ('a vrasera) a discutere.
Al giorno d’oggi la globalizzazione e la modernizzazione delle metropoli ha allontananto il mito della “bella ‘mbriana” dalle case poiché nelle famiglie è prevalente l’egoismo, la distrazione, l’agitazione, internet ed i social network.
Gli anziani a tal proposito raccontano che ormai ella quasi non convive più con noi perché infastidita e mpaurita dalla frenesia della vita moderna, ripudiata all’interno di famiglie dove armonia e serenità sono ormai un lontano ricordo.
Mia nonna raccontava che di fronte a periodi di grande difficoltà economica o di problemi che si ripercuotevano sulla famiglia era in uso esclamare:”Scètate bella ‘mbriana !”(sveglati bella mbriana!).o


sabato 9 agosto 2014

VI EDIZIONE DELLA MOSTRA DEL MERLETTO A SCANNO



Promossa dall’Associazione Asilo d’Infanzia “Buon Pastore” e patrocinata dal Comune di Scanno, è stata allestita nell’Auditorium Ex-Anime Sante la VI mostra del merletto a tombolo. Vi rimarrà fino al 24 agosto. La curatrice, M.Antonietta Mancini e le collaboratrici (Anna Maria, Giovanna, Dora, Anna Paola…) hanno stabilito per quest’anno l’attinenza al tema del nostro passato, la continuazione con la scuola salesiana, la riscoperta e le tendenze moderne del merletto nella realizzazione dei gioielli. Per rendere omaggio alle suore salesiane nella ricorrenza del loro sessantennio a Scanno, è stata disposta una esposizione fotografica, dal 1954 ad oggi, all’ingresso dell’Auditorium. Nella parte absidale, per dare maggiore importanza al pregevole ricamo in fili d’argento, è stata esposta una antica tovaglia in raso rosso per altare. Tutti gli altri lavori sono stati allestiti nel soppalco. Di grande utilità è stata la collaborazione dell’arch. Giovanni Di Cesare.